Ben
ritrovati miei cari readers,
questo è un post diverso dal solito, ma mi sento
e voglio farlo, è come uno sfogo, un’esigenza
.
Purtroppo non sono stati giorni facili, abbiamo
visto un mondo in subbuglio, prima per l’ennesimo attentato a Nizza lo scorso
14 luglio, e poi il presunto mancato colpo di stato in Turchia.
Questi sono avvenimenti che ti sconvolgono, che annullano
qualsiasi differenza di razza, etnia, nazionalità, l’unica cosa che ti senti in
dovere di fare è pregare, cercare di stare in qualche modo vicino a queste
persone che hanno visto la loro vita e quella dei propri cari spazzata dalla
furia omicida di bestie, perché non meritano nemmeno di essere chiamati umani.
Notizie
di questo calibro dovrebbero farci riflettere, pensare, o cercare di capire
quello che sta accadendo al nostro mondo, martoriato giornalmente da tragedie
che colpiscono indistintamente uomini, donne e bambini, anime innocenti che non
avranno la possibilità di crescere, di scoprire cosa gli riservava il mondo, di
imparare a conoscere ciò che lo circonda. È difficile poter esprimere a parole
ciò che in questo momento provo, una parola non è sufficiente a descrivere il
mio sgomento, amarezza e paura, quella paura che giorno dopo giorno cresce e
non si arresta. E poi c’è anche quella
rabbia, una rabbia generalizzata per questi pazzi assassini, per i quali la
vita degli altri è pari a niente, anzi la loro è una giusta causa, un bene
superiore.
Ma
qui un mio appunto è lecito, sono stanca, stanca di sentire sempre la solita
frase, Jihad, guerra santa, due parole che ormai identificano la stessa cosa,
ma tutto questo è falso. Quest’anno all’università ho avuto modo di studiare
questa materia, che mi ha aperto gli occhi, e confermato quello che per me era
solo una supposizione, la parole <<Jihad>> non ha nulla a che
vedere con questa fantomatica guerra santa, anzi la sua accezione è quella di
<<Sforzo>> o <<Lotta>>, ma non una lotta militare, ma
una lotta interiore, con se stessi. Purtroppo la non conoscenza porta a questo,
a creare delle credenze ingannevoli, che vanno a ledere una religione, un
popolo, che ormai viene solo identificato con il terrorismo. La colpa è anche
nostra se negli anni questi esalatati hanno acquisito tutta questa credibilità,
la loro forza e il loro potere è derivato anche dall’uso e dall’identificazione
che la stampa mondiale ha usato.
Questo ha compromesso tutto, e perché no ha
annullato anche la civiltà e l’umanità in maniera esponenziale, non siamo più
disposti a dare il beneficio del dubbio ma siamo diventati assi nel giudicare. Quanto
è facile dire di cacciare tutti gli extracomunitari, di isolarli dal resto del
mondo, solo perché alcuni di essi provocano danni gravi alle società ospitanti.
Ma qui la domanda che sorge spontanea è: cosa ne sappiamo noi? Come possiamo
fare di tuta l’erba un fascio? È vero molti di loro dovrebbero essere puniti
per tutti i reati causati, ma il resto? Quelle persone che fuggono dalla
guerra? Coloro che vedono in questo viaggio una speranza, una fonte di
salvezza?
La verità è che a parole siamo tutti bravi,
tutti onesti, tutti migliori, però se ci soffermiamo ai fatti tacciamo, ci
chiudiamo nel silenzio, giustificandoci che fin quando non tocca a noi il problema non sussiste,; però poi nei social
per far bella figura siamo i primi ad usare gli hashtag come i famosi #prayfor…
che ormai sono diventati un modo per acquisire visibilità e per far aumentare
il nostro ego… Vi prego smettiamola, smettiamola di essere ipocriti, di
preoccuparci e di indignarci se un programma televisivo non va in onda o se la
nostra serie preferita avrà qualche conseguenza solo perché si da spazio alle
notizie di queste tragedie, dove migliaia di umani perdono la vita, vedono spazzata
la propia felicità in un attimo … a noi ormai interessa solo se a “temptetion Island,
per citarne uno, la coppia resta fedele o se uno tradisce l’altro, e leggere certi
commenti sotto post su facebook fidatevi
che mi ha lasciata solo con l’amaro in bocca…
Like Jason
Donohue said, “I
SEE HUMAN BUT NOT HUMANITY”
Dove è finite la cooperazione, la vicinanza, il
sentirsi cittadini del mondo, tutti uniti nella gioia e nel dolore?
Spero solo che questo capitolo buio della storia
finisca presto e che il mondo veda ancora una volta la luce e la serenità.
Love is
all we need
-Angel <3
Grazie per questo post! Davvero, mi sento di ringraziarti perché è un argomento che mi colpisce da vicino e sono sempre molto felice quando trovo persone che capiscono che NON si può fare di tutta l'erba un fascio, che quella che sta avvenendo non è assolutamente una guerra tra religioni! Come si può anche solo pensare di uccidere in nome di un Dio? Quale Dio potrebbe accettare una cosa simile?
RispondiEliminaDi nuovo complimenti per il post :)
-Aranel
grazie a te per essere passata e per le belle parole <3
RispondiEliminaUn abbraccio