Titolo: La
notte che ho dipinto il cielo
Autore: Estelle Laure
Editore: De
Agostini
Prezzo cartaceo: € 14.90
Prezzo ebook: € 6.99
Buon pomeriggio lettori
Come state? Io tutto bene, mi godo un po’ di
meritato relax, trovando finalmente il tempo necessario per le mie letture e le
mie serie tv e film. Insomma tempo da nerd xD!
Il libro di cui voglio parlarvi oggi, è un libro
che ha conquistato il mio cuore, che mi ha commosso e che vi invito a leggere,
sul serio. Sto parlando de :”La notte che ho dipinto il cielo” di Estelle
Laure edito da De Agostini:
Trama:
Per Lucille, diciassette anni e una passione per
l’arte, l’amore ha il volto della sorellina Wrenny. Wrenny che non si lamenta
mai di niente, Wrenny che sogna un soffitto del colore del cielo. E poi ha il
volto di Eden. Eden che è la migliore amica del mondo, Eden che sa la verità.
Quella verità che Lucille non vuole confessare nemmeno a se stessa: sua madre
se n’è andata di casa e non tornerà. Ora lei e Wrennie sono sole, sole con una
montagna di bollette da pagare e una fila di impiccioni da tenere alla larga.
Prima che qualcuno chiami i servizi sociali e le allontani l’una dall’altra. Ma
è proprio quando la vita di Lucille sta cadendo in pezzi che l’amore assume un
nuovo volto: quello di Digby. Digby che è il fratello di Eden, Digby che è
fidanzato con un’altra e non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti. O forse
sì? L’unica cosa di cui Lucille è sicura è che non potrebbe esserci un momento
peggiore per innamorarsi…
Ebbene fin dalla lettura della sinossi, ancor
prima di iniziare la lettura, avevo capito che “La notte che ho dipinto il
cielo” celava qualcosa di profondo. Se vi aspettate una semplice narrazione di
una storia d’amore tra due adolescenti, vi sbagliate di grosso. Il punto focale
di questo libro infatti non è l’amore tra Lucille, la giovane protagonista e
Digby. La chiave di volta di questo romanzo è tutt’altro. È un qualcosa che ti
entra dentro, ti travolge e ti pone di fronte ad uno scenario che vorresti
fosse impossibile.
Lucille è una giovane ragazza di diciassette
anni, che come tutti noi a quella età vive i primi amori, le prime esperienze,
il diventare grande, l’approccio al mondo in maniera nuova. Ma qualcosa la
rende diversa dalla maggior parte dei suoi coetanei. Lucille infatti ha dovuto
affrontare delle difficili situazioni familiari, che l’hanno portata troppo in
fretta ad abbandonare il mondo fatato e a dover affrontare l’opprimente realtà.
Tutto è cominciato quella notte, quando il
padre, un musicista ribelle, lasciò lei sua mamma e la sua adorata sorellina
Wrenny. Da quel momento la vita di Lu ha preso una piega completamente diversa.
La difficile situazione che avrebbe
dovuto tener ancora più unite lei, sua mamma e Wrenny a poco a poco è andata
scemando, fino a quando la madre decise di lasciarle perché aveva bisogno di
una pausa da tutto e tutti.
Lucille spera che la madre stia dicendo la
verità, e cercherà in tutti i modi di negare agli altri e a sé stessa la
realtà. La madre è andata via, e chissà se e quando tornerà.
E cosi la nostra Lu si ritrova sola, sola a
dover affrontare mansioni e compiti che non aveva mai ricoperto. Sola a dover
badare non solo a se stessa ma soprattutto alla sorellina. Sola a dover badare
alla casa, pagare le bollette, a cucinare, a lavare… insomma a svolgere il
ruolo di una donna, di una madre senza però abbandonare la sua essenza di
ragazza.
Ma Lu non è sola, Eden la sua migliore amica,
Digby suo grande amore, e degli angeli custodi la aiuteranno ad affrontare a
testa alta questa difficile prova che la vita le ha messo davanti. Sarà l’amore
di coloro che le vogliono un bene dell’anima a permetterle di non arrendersi. Così
vediamo che a poco a poco Lucille troverà lavoro, imparerà a ricoprire il ruolo
di donna che si prende cura della sua famiglia, crescerà ma non senza
difficoltà e dolore…
<<Che senso ha vivere, se non sei disposto a lottare per ciò che di vero hai nel cuore, se non sei disposto a rischiare qualche ferita?
Bisogna infuriarsi.>>
Troppo spesso diamo per scontata la quotidianità
della nostra vita, spesso disprezzando ciò che abbiamo, bramando quello che
hanno gli altri, perché ci sentiamo infelici o non soddisfatti dalla nostra
esistenza.
Romanzi del genere sono un monito, un aiuto a
tornare con i piedi per terra, ad apprezzare la nostra vita ma soprattutto a
sbracciarci le maniche per ottenere ciò che vogliamo. Io, nonostante sia ancora
giovane, sono sempre stata dell’idea che la felicità non piove dal cielo ma
vada conquistata e voluta mettendoci in gioco con tutti noi stessi.
La situazione a cui Lucille è sottoposta è
ardua, complessa e non priva di ostacoli. Vista la sua minore età, il suo
vivere da sola con la sorellina è un qualcosa che la opprime che la rende inquieta
e piena di paura. E se venissero scoperte? Se fossero costrette a separarsi? Che
cosa accadrebbe? Mamma farà mai ritorno
a casa?
Non nego e non nascondo che in alcuni momenti
procedendo con la lettura mi sia salito il magone, la consapevolezza che in questa
storia ci sia del vero e mi sia schiaffeggiata mentalmente per tutte le volte
che non ho apprezzato quello che avevo.
La famiglia, l’amore dei propri cari, la
presenza dei genitori (che molto spesso reputiamo opprimente) è un qualcosa di
prezioso. Non tutti hanno la fortuna di poter confidarsi con la propria mamma o
papà, di poter chiedere consigli e perché no anche litigare. Ci sono molte
persone che venderebbero la propria anima per poter stare con i genitori, per
poter ascoltare seppur per un attimo la voce, per poter sentire il calore di un
abbraccio e l’amore che ci tiene legati per sempre.
Quante volte avrei voluto avere il poter di
entrare nel libro, per abbracciare Lu, per dirle che tutto andrà bene, di non
arrendersi e che non era sola, che era circondata da tanto amore. Nessuno, e
dico nessun genitore dovrebbe mai abbandonare un figlio. Un figlio è un pezzo
di cuore, di anima, e abbandonarlo significa lasciare un pezzo di se stessi. Eppure
non riesco a spiegarmi il perché di questi gesti egoistici. Non riesco a
trovare nessuna giustificazione per coloro che antepongono i loro interessi, perché
stanchi della loro vita, come se fare un figlio fosse lo sbaglio più grande del
mondo. Non riesco a provare alcuna pietà per questi “genitori” che poi genitori
non potremmo definire…
È questa l’essenza del libro, la prova che nella
vita nonostante le mille difficoltà non bisogna mai smettere di sperare e di
amare. È nei momenti difficili che le persone che davvero tengono a te non ti
abbandonano, ti restano accanto senza chiedere nulla, che amano
incondizionatamente.
E la nostra Lu è circondata da amore e da
affetto che le permettono di alzarsi ogni mattina…
<<Com’è possibile che una persona si trasformi da un semplice accessorio di quella casa che è la tua vita – un bel tavolino, per esempio – nelle sue stesse fondamenta, nel suo impianto idraulico, in quella trave portante senza la quale l’intera struttura crollerebbe? Com’è possibile che una minuscola e anonima stella diventi il tuo Sole?>>
Estelle Laure ha saputo creare un rapporto
empatico straordinario, ha lasciato il segno con il suo modo pulito di
scrivere, uno stile semplice ma pieno di emozioni che restano dentro di te
anche dopo giorni di lettura.
Se non lo avete ancora fatto, acquistate questa
meraviglia, perché sarà l’occasione per riflettere e per poter ringraziare
sempre il Signore della vita che stiamo vivendo.
Voto: 4/5
Io vi mando un grandissimo bacio
-Angel
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