martedì 16 febbraio 2016

Recensione: "La notte che ho dipinto il cielo" di Estelle Laure










Titolo: La notte che ho dipinto il cielo
Autore: Estelle Laure
 Editore: De Agostini
Prezzo cartaceo: € 14.90
Prezzo ebook: € 6.99











Buon pomeriggio lettori
Come state? Io tutto bene, mi godo un po’ di meritato relax, trovando finalmente il tempo necessario per le mie letture e le mie serie tv e film. Insomma tempo da nerd xD!
Il libro di cui voglio parlarvi oggi, è un libro che ha conquistato il mio cuore, che mi ha commosso e che vi invito a leggere, sul serio. Sto parlando de :”La notte che ho dipinto il cielo” di Estelle Laure edito da De Agostini:

Trama:
Per Lucille, diciassette anni e una passione per l’arte, l’amore ha il volto della sorellina Wrenny. Wrenny che non si lamenta mai di niente, Wrenny che sogna un soffitto del colore del cielo. E poi ha il volto di Eden. Eden che è la migliore amica del mondo, Eden che sa la verità. Quella verità che Lucille non vuole confessare nemmeno a se stessa: sua madre se n’è andata di casa e non tornerà. Ora lei e Wrennie sono sole, sole con una montagna di bollette da pagare e una fila di impiccioni da tenere alla larga. Prima che qualcuno chiami i servizi sociali e le allontani l’una dall’altra. Ma è proprio quando la vita di Lucille sta cadendo in pezzi che l’amore assume un nuovo volto: quello di Digby. Digby che è il fratello di Eden, Digby che è fidanzato con un’altra e non potrà mai ricambiare i suoi sentimenti. O forse sì? L’unica cosa di cui Lucille è sicura è che non potrebbe esserci un momento peggiore per innamorarsi…



Ebbene fin dalla lettura della sinossi, ancor prima di iniziare la lettura, avevo capito che “La notte che ho dipinto il cielo” celava qualcosa di profondo. Se vi aspettate una semplice narrazione di una storia d’amore tra due adolescenti, vi sbagliate di grosso. Il punto focale di questo libro infatti non è l’amore tra Lucille, la giovane protagonista e Digby. La chiave di volta di questo romanzo è tutt’altro. È un qualcosa che ti entra dentro, ti travolge e ti pone di fronte ad uno scenario che vorresti fosse impossibile.

Lucille è una giovane ragazza di diciassette anni, che come tutti noi a quella età vive i primi amori, le prime esperienze, il diventare grande, l’approccio al mondo in maniera nuova. Ma qualcosa la rende diversa dalla maggior parte dei suoi coetanei. Lucille infatti ha dovuto affrontare delle difficili situazioni familiari, che l’hanno portata troppo in fretta ad abbandonare il mondo fatato e a dover affrontare l’opprimente realtà.
Tutto è cominciato quella notte, quando il padre, un musicista ribelle, lasciò lei sua mamma e la sua adorata sorellina Wrenny. Da quel momento la vita di Lu ha preso una piega completamente diversa.  La difficile situazione che avrebbe dovuto tener ancora più unite lei, sua mamma e Wrenny a poco a poco è andata scemando, fino a quando la madre decise di lasciarle perché aveva bisogno di una pausa da tutto e tutti.
Lucille spera che la madre stia dicendo la verità, e cercherà in tutti i modi di negare agli altri e a sé stessa la realtà. La madre è andata via, e chissà se e quando tornerà.
E cosi la nostra Lu si ritrova sola, sola a dover affrontare mansioni e compiti che non aveva mai ricoperto. Sola a dover badare non solo a se stessa ma soprattutto alla sorellina. Sola a dover badare alla casa, pagare le bollette, a cucinare, a lavare… insomma a svolgere il ruolo di una donna, di una madre senza però abbandonare la sua essenza di ragazza.
Ma Lu non è sola, Eden la sua migliore amica, Digby suo grande amore, e degli angeli custodi la aiuteranno ad affrontare a testa alta questa difficile prova che la vita le ha messo davanti. Sarà l’amore di coloro che le vogliono un bene dell’anima a permetterle di non arrendersi. Così vediamo che a poco a poco Lucille troverà lavoro, imparerà a ricoprire il ruolo di donna che si prende cura della sua famiglia, crescerà ma non senza difficoltà e dolore…


<<Che senso ha vivere, se non sei disposto a lottare per ciò che di vero hai nel cuore, se non sei disposto a rischiare qualche ferita?
Bisogna infuriarsi.>>


Troppo spesso diamo per scontata la quotidianità della nostra vita, spesso disprezzando ciò che abbiamo, bramando quello che hanno gli altri, perché ci sentiamo infelici o non soddisfatti dalla nostra esistenza.
Romanzi del genere sono un monito, un aiuto a tornare con i piedi per terra, ad apprezzare la nostra vita ma soprattutto a sbracciarci le maniche per ottenere ciò che vogliamo. Io, nonostante sia ancora giovane, sono sempre stata dell’idea che la felicità non piove dal cielo ma vada conquistata e voluta mettendoci in gioco con tutti noi stessi.
La situazione a cui Lucille è sottoposta è ardua, complessa e non priva di ostacoli. Vista la sua minore età, il suo vivere da sola con la sorellina è un qualcosa che la opprime che la rende inquieta e piena di paura. E se venissero scoperte? Se fossero costrette a separarsi? Che cosa accadrebbe?  Mamma farà mai ritorno a casa?
Non nego e non nascondo che in alcuni momenti procedendo con la lettura mi sia salito il magone, la consapevolezza che in questa storia ci sia del vero e mi sia schiaffeggiata mentalmente per tutte le volte che non ho apprezzato quello che avevo.
La famiglia, l’amore dei propri cari, la presenza dei genitori (che molto spesso reputiamo opprimente) è un qualcosa di prezioso. Non tutti hanno la fortuna di poter confidarsi con la propria mamma o papà, di poter chiedere consigli e perché no anche litigare. Ci sono molte persone che venderebbero la propria anima per poter stare con i genitori, per poter ascoltare seppur per un attimo la voce, per poter sentire il calore di un abbraccio e l’amore che ci tiene legati per sempre.
Quante volte avrei voluto avere il poter di entrare nel libro, per abbracciare Lu, per dirle che tutto andrà bene, di non arrendersi e che non era sola, che era circondata da tanto amore. Nessuno, e dico nessun genitore dovrebbe mai abbandonare un figlio. Un figlio è un pezzo di cuore, di anima, e abbandonarlo significa lasciare un pezzo di se stessi. Eppure non riesco a spiegarmi il perché di questi gesti egoistici. Non riesco a trovare nessuna giustificazione per coloro che antepongono i loro interessi, perché stanchi della loro vita, come se fare un figlio fosse lo sbaglio più grande del mondo. Non riesco a provare alcuna pietà per questi “genitori” che poi genitori non potremmo definire…
È questa l’essenza del libro, la prova che nella vita nonostante le mille difficoltà non bisogna mai smettere di sperare e di amare. È nei momenti difficili che le persone che davvero tengono a te non ti abbandonano, ti restano accanto senza chiedere nulla, che amano incondizionatamente.
E la nostra Lu è circondata da amore e da affetto che le permettono di alzarsi ogni mattina…


<<Com’è possibile che una persona si trasformi da un semplice accessorio di quella casa che è la tua vita – un bel tavolino, per esempio – nelle sue stesse fondamenta, nel suo impianto idraulico, in quella trave portante senza la quale l’intera struttura crollerebbe? Com’è possibile che una minuscola e anonima stella diventi il tuo Sole?>>


Estelle Laure ha saputo creare un rapporto empatico straordinario, ha lasciato il segno con il suo modo pulito di scrivere, uno stile semplice ma pieno di emozioni che restano dentro di te anche dopo giorni di lettura.
Se non lo avete ancora fatto, acquistate questa meraviglia, perché sarà l’occasione per riflettere e per poter ringraziare sempre il Signore della vita che stiamo vivendo.

Voto: 4/5 




Io vi mando un grandissimo bacio
-Angel

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