Salve a tutti miei cari lettori!!
Dopo la pausa per il week-end di
ferragosto, (che è stato comunque accompagnato da splendide letture!),
eccomi qui pronta a recensire un nuovo libro.
Il romanzo in questione è “Il Giallo di Ponte Vecchio” di Letizia Triches una scrittrice romana della quale mi è
piaciuto il modo di creare la trama! Vorrei sapere come ha fatto ad immaginare
tutta questa serie di eventi! Veramente
sublime! Sebbene l’inizio sia andato un po’ a rilento, a poco a poco è stato
impossibile smettere di leggere! Credetemi volevo arrivare alla soluzione
del caso!
Ci troviamo nella Firenze del 1987, la
Firenze della borghesia, dove le famiglie di un certo rango vive tranquilla,
tra eventi culturali ed mondani. È qui che vivono Giuliano Neri, uno dei
migliori restauratori della città, Lapo Treschi, giudice di polizia dai
modi raffinati, e Fabio e Paolo, due giovani restauratori che entreranno nelle
grazie di Giuliano, il quale prenderà molto a cuore i due giovani, e ai quali
cercherà di tramandare il suo sapere portandoli a lavorare nel suo laboratorio.
Giuliano e Lapo sono amici da molto tempo, ed è per
questo che Lapo chiede al suo vecchio amico di aiutarlo nelle indagini di un
caso molto importante. Firenze infatti è minacciata da un killer, che da anni
uccide giovani prostitute in modo orribile, infierendo post mortem e
lasciando dei segni apparentemente senza un senso preciso. Il giudice Treschi è
convinto che i delitti delle giovani siano legate da qualcosa, ed è trovando la
chiave per risolvere questo mistero che arriverà all’assassino!
La domanda potrebbe sorgere spontanea, che cosa può
saperne mai un restauratore di metodi per scovare un killer? Ammetto che anche
io all’inizio mi sono posta la stessa domanda, ma credetemi, il mestiere del
restauratore ha fatto raffinare i sensi, e Giuliano fin dall’inizio si dimostra
determinante per trovare indizi e piste tralasciate dagli inquirenti.
Giuliano, all’inizio un po’ restio nell’accettare la proposta dell’amico,
poco per volta ne viene risucchiato, facendo diventare la risoluzione del caso
una vera e propria ossessione. Questo lo fa allontanare sempre di più dalla sua
famiglia, dove i problemi, inizialmente lievi, sembrano ingrandirsi a vista d’occhio.
Tuttavia se la famiglia ne risente, il suo lavoro continua ad essere coltivato
con la passione di sempre, soprattutto ora che ha messo le mani su
un’incredibile tela del famoso pittore Rosso Valentino. Portarlo alla sua
vecchia gloria è l’obiettivo principale, e Fabio e Paolo affineranno le loro
tecniche lavorando con il loro maestro nella restaurazione della tela. Ma un
altro mistero è dietro l’angolo, il quadro cela in se qualcosa, un messaggio, la figura che rappresenta nasconde un messaggio?
I mesi passano, e le indagini procedono ,
tuttavia questo risveglia dei malesseri in Giuliano che sembrano aumentare ogni
volta che scopre qualcosa di nuovo sugli omicidi. Attacchi di panico che
Giuliano tenta di controllare, convincendosi che solo trovando l’assassino
potrà risalire alla causa del suo malessere. Perchè se c’è una cosa
di cui non ha mai dubitato, è la familiarità che sente nei confronti
dell’omicida, una perenne sensazione che lo avvolge ogni volta. Ma come per
ogni cosa nella vita, il cammino verso la verità sarà tutt’altro che
privo di ostacoli! Giuliano infatti sembra essere il principale sospettato, e
questo non farà altro che incrementare l’allontanamento della sua famiglia. Ma
il restauratore non demorderà, continuerà il suo percorso, appoggiato
dall’amico Lapo, e appunterà minuziosamente ogni sfumatura, ogni frase, pur di
ricavare anche da qualcosa di apparentemente inutile un indizio.
Chi ci sarà dietro questo apparente
irrisolvibile caso?
Devo dirvi che il romanzo mi è piaciuto,
anche se non posso dire di averlo inserito tra i miei gialli preferiti.
C’è stato qualcosa, che non mi ha catturato fino in fondo, un tassello
mancante. Una cosa invece, che ho molto apprezzato è stata
l’introspezione che la scrittrice ci ha fornito dei personaggi; era
possibile leggere i loro pensieri, ciò che provavano e sentirsi parte
integrante della trama.
Il
personaggio che ho adorato è stato Giuliano, un uomo coraggioso, che con le sue
doti di buon osservatore è riuscito a chiudere un caso molto ingarbugliato.
Nonostante le conseguenze che ha dovuto affrontare , non si è mai arreso, anzi
ha aumentato la sua voglia di venire a capo della lunga matassa!
È una lettura leggera che vi consiglio, se
amate un po’ di brivido e di mistero!
Chissà se riuscirete a capire prima della
fine, chi è l’autore di queste morti!
Fatemi sapere che ne pensate, e..
Ci vediamo nella prossima recensione!
Vi mando un immenso bacio
-Angel
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