martedì 6 ottobre 2015

Recensione: Deathdate di Lance Rubin












Titolo: Deathdate
Autore: Lance Rubin 
Editore: De Agostini
Prezzo ebook: € 7.99
Prezzo cartaceo: € 12.61
Categoria:Young  Adult
Pagine: 331

Anno: 2015










Buon Pomeriggio miei carissimi lettori,
lo so sono stata un pò assente in questi giorni, ma ho ripreso l'università e non ho più molto tempo a mia disposizione. Uno degli ultimi libri che ho letto e di cui voglio parlarvi oggi è "Deathdate" di Lance Rubin edito da leggere editore.

Trama: 
Vi siete mai chiesti come sarebbe un mondo in cui tutti conoscono la data precisa della propria morte? Un mondo in cui nessuno ha più niente da vincere o da perdere? Questo è il mondo di Denton Little, diciassette anni e un’unica certezza. Morirà la notte del ballo scolastico. La sua vita è sempre stata piuttosto normale, ma – ora che mancano solo due giorni alla fine – Denton sente di non avere più tempo da sprecare. In meno di quarantotto ore vuole collezionare più esperienze possibili, come la prima sbronza o la prima volta. Ma le cose si complicano quando Denton incontra uno strano tizio che dice di avere un messaggio da parte della madre, morta ormai da molti anni. All’improvviso le ultime ore di Denton si trasformano in una corsa contro il tempo, una disperata ricerca della verità, e forse di una via di uscita.



"Deathdate" è il libro del momento; tutti ne parlano, tutti lo leggono... eppure sarò per l'ennesima volta  una voce fuori dal coro, ma come sempre, in casi di estrema pubblicità, le mie aspettative hanno superato quello che in realtà è il romanzo. Con questo non voglio creare alcun tipo di polemica, semplicemente, non sono rimasta colpita da questo romanzo. Ciò che mi aveva incuriosito  nella sinossi, era proprio la novità che già dal titolo può essere conosciuta: conoscere la propria data di morte. Come viene spiegato nel libro infatti, negli Stati Uniti e in pochi altri stati, è possibile conoscere il proprio ultimo giorno.
Premesso che io personalmente, se fosse mai possibile, non vorrei conoscere il giorno della fine della mia vita, perchè sarei pervasa costantemente da un senso di angoscia, ma se fossi costretta a saperlo, cercherei di vivere al 1000 per 1000 la mia vita, non lasciando niente da parte e cercando di seguire una lista,  100 cose da fare prima di morire per intenderci!
Ebbene, era una cosa del genere che  mi aspettavo di leggere, un protagonista che cerca di realizzare quante più esperienze possibili prima della scadenza della sua vita su questa terra. 
Denton Little invece è ben lontano da essere il personaggio che mi aspettassi, anzi possiamo definirlo esattamente all'opposto. 
Il quadro che ci viene presentato è appunto quello degli ultimi giorni di vita di Danton, che trascorre tranquillamente le sue ultime ore, con la sua famiglia e i suoi amici. Il romanzo si apre con il giorno del suo funerale, il giorno prima della morte di Denton, prima del diploma. 
Meno di 24h prima della fine di una vita.  L'intensità e il ritmo incalzante che si aspettava è del tutto assente.  
Fondamentalmente il libro è piatto, credetemi, io sono una che legge in meno di 2h fino a 200 pagine quando il libro mi cattura, con Deathdate ho avuto molta difficoltà e sono riuscita a concluderlo dopo 3 giorni...
La trama di per se non è assolutamente male, ci sono temi che avrebbero dovuto essere più approfonditi, come le scoperte che Denton vuole riuscire ad avere su sua madre (morta di parto a quanto ne sa lui) prima di morire; temi che rimangono marginali per circa la metà del libro, cosa che non mi riesco a spiegare, visti i presupposti molto buoni. 
Il protagonista non ha nulla di speciale,il che è un bene, un modo per poter se vogliamo avvicinare la trama ad una possibile quotidianità futura,  è un semplicissimo ragazzo che ve con il padre, la matrigna e un fratello che lo ha sempre ignorato. 
Altra cosa che avrei impostato molto meglio è proprio il rapporto tra Denton e suo fratello Logan . Il fatto che il loro rapporto sia stato da sempre inesistente e poi 24h prima della sua morte Logan voglia rimediare mi ha non poco irritata. Ok, tuo fratello sta morendo, ma hai sempre saputo quando questo sarebbe avvenuto, io ci avrei pensato prima a dimostrare un pò di affetto.
L'unica nota positiva è il rapporto che ha con Pow, Paolo, suo migliore amico, con cui condivide la morte molto ravvicinata; Paolo infatti dovrà morire un mese dopo Denton.
Il loro rapporto è molto genuino, la loro amicizia è qualcosa di speciale, che supera enormemente i superficiali sentimenti che Denton nutre per Taryn la sua fidanzata.
Suo malgrado, Denton conseguirà alcune prime volte prima dell'imminente morte: il primo tradimento, la prima volta, il primo triangolo amoroso, insomma tutte normalissime vicissitudini di un diciassettenne. 
Il libro si conclude con quello che sarebbe dovuto essere un colpo di scena, ma che se si è abbastanza perspicaci si capirà molti capitoli prima della fine.
Ovviamente non vi dirò nulla, per chi non lo ha ancora letto o terminato, e inoltre perchè il libro prevede un seguito conclusivo.

Tirando le somme, come avete potuto intendere da queste righe, non sono rimasta contenta di questo libro, la trovata geniale dell'autore doveva essere sfruttata meglio a mio modesto parere. Io non sono che una semplice lettrice/divoratrice di romanzi e quando qualcosa non mi entusiasma non lo mando di certo a dire...

Come sempre prima d'ora, darò una chance al secondo volume, nella speranza che possa completamente ribaltare questo inizio un pò deludente. 

Voi che ne pensate? Siete d'accordo con me oppure lo avete trovato molto bello? 
Fatemelo sapere nei commenti, sono sempre felice di scambiare pareri con voi ...


Voto: 2/5




Io vi mando un enorme bacio.. e ci sentiamo presto

Besitos 

-Angel 








2 commenti:

  1. Ho visto questo libro in libreria due settimane fa e mi sono soffermata a leggerne la trama. Devo dire che è accattivante, mi aveva incuriosita, ma a quanto dici delude molto le aspettative.

    Ottima recensione, grazie mille! ^^

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  2. Ciao!
    Io ho recentemente finito Deathdate e l’ho trovato parecchio gne. Una storia originale, ma inverosimile, perché è impossibile prevedere il destino di una persona analizzandole semplicemente il sangue, suvvia, condita da dei triangoli amorosi fastidiosissimi a mio parere. L’unica cosa che salvo è l’umorismo di Denton che dà senso all’intero libro, senza dubbio. Diciamo che come esordio non è folgorante, ma è abbastanza gradevole.
    Poi solo a me pare che nelle ultime 100 pagine il nostro Lance si sia messo a scrivere di fretta, di frettissima?
    Trovi il mio parere “esteso” qui se vuoi dargli un’occhiata :3.
    Rainy

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